Nessun telegiornale ne parla e forse ne parlerà mai. Bisogna rassicurare gli italiani, “i media devono cooperare” col governo. Niente tensioni. Meglio alimentare facili illusioni. Ma sì, illudiamoci pure che il governo Letta riuscirà a eliminare l’Imu sulla prima casa, a non alzare l’IVA, ad abbassare il costo del lavoro e addirittura a creare il reddito minimo per le famiglie più povere. Sognare non è reato, il problema è che la realtà va in ben altra direzione. E la realtà, per il nostro paese, è molto più drammatica di come venga raccontata. Una situazione quasi disperata, se pensiamo che a gestirla sono gli stessi partiti che ci hanno condotto al disastro.
Le cifre, da brividi: 303 miliardi di euro fra il 2013 e il 2017 incluso, ovvero 60,5 miliardi l’anno.Questa è la stratosferica quota che l’Italia dovrà versare all’Unione Europea per aiutare i paesi in difficoltà. A ricordarcelo è niente meno che Unimpresa, la quale sottolinea come questi 303 miliardi incideranno pesantemente sul rapporto tra debito pubblico e Pil (fonte: Adn Kronos). Insomma, i sacrifici fatti sin qui dagli Italiani sembrano totalmente inutili. Altri verranno chiesti a breve, visto che servono una sessantina di miliardi l’anno fino a tutto il 2017. Dove trovare queste immense risorse? Il timore è che possa essere ancora una volta intaccato il welfare state, dunque i servizi ai meno abbienti. Altro che abbassamento delle imposte e reddito minimo: l’Italia va in direzione opposta! Sarà, Enrico Letta, in grado di cambiare rotta? Difficile, quasi impossibile, anche perché parliamo di un europeista che più europeista non si può, esponente di un un partito, il Pd, che considera i dettami dell’Unione Europa come dogmi.
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