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lunedì 5 agosto 2013

L'Italia favorisce la delocalizzazione delle proprie imprese

Edoardo Capuano - Posted on 01 agosto 2013
Delocalizzazione                                                                                                               Anziché sostenere e incentivare le imprese in Italia il governo pensa ad agevolare le imprese italiane che delocalizzano: praticamente con i soldi che prelevano alle aziende che restano in Italia si aiutano quelle che sottraggono posti di lavoro...


Rilanciare lo strumento dei crediti agevolati alle imprese italiane che intendono creare joint ventures con imprese locali nei Paesi in via di sviluppo: è quanto deciso dal Comitato direzionale per la Cooperazione allo sviluppo della Farnesina per venire incontro e coniugare le attività a favore dei Paesi in difficoltà con la necessità di internazionalizzazione delle aziende italiane in un momento in cui, a causa della crisi economica, le risorse a disposizione sono sempre meno.
Lo strumento dei crediti agevolati, dopo aver conosciuto un boom nel corso degli anni ’90, ha subito un declino negli ultimi anni.
Per rilanciarlo, il ministero degli Esteri ha approvato alcune modifiche, tra cui l’aumento del numero dei paesi eleggibili ai fini di tale credito, che passano da 29 a 95, includendo quelli a basso/medio reddito, altamente indebitati e meno avanzati.
In questo modo, si punta a favorire maggiori flussi di finanziamento per lo sviluppo dei Pvs e a coniugare maggiormente cooperazione allo sviluppo ed internazionalizzazione delle imprese italiane, in un’ottica più ampia di cooperazione intesa come investimento strategico nell’interesse del Sistema Italia.

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