di Paolo Flores d’Arcais
Cari parlamentari eletti col M5S, come vostro elettore vorrei discutere con voi le iniziative che potrebbero essere prese in questa cruciale situazione (ed essere informato di quanto state facendo, visto che i media non lo fanno, perché magari avanzo proposte su cui già vi state muovendo). Avete da tempo posto con forza la questione della ineleggibilità di Berlusconi e del rispetto della legge del 1957 (su cui MicroMega a suo tempo raccolse 250 mila firme sul web), ma ora l’espulsione dell’ex cavaliere dal Senato è resa ancora più facile e doverosa da una legge bipartisan recentissima, della fine dello scorso anno, che decreta come “non possono comunque ricoprire la carica di deputato e di senatore coloro che hanno riportato condanne definitive a pene superiori a 2 anni di reclusione”, il che è avvenuto per Berlusconi alle 19,40 di giovedì scorso.
Di fatto e secondo la legge, Berlusconi è già fuori del Parlamento, il Senato deve solo prenderne atto e formalizzare l’espulsione. Ogni traccheggiamento, ogni lungaggine, è solo un modo per violare la legge. Il Presidente Grasso dovrebbe perciò porre l’argomento all’ordine del giorno con priorità assoluta, avendo a che fare con la composizione stessa del Senato.
Sono certo che opererete con la massima energia contro ogni tentativo di delazione, ma mi domando se non sarebbe opportuno anche coinvolgere la cittadinanza, con mobilitazioni e raccolte firme sul web, con un presidio davanti al Senato e altre forme di impegno civile che il M5S ha dimostrato di saper utilizzare appieno.
In secondo luogo mi domando se non sarebbe il caso che i vostri gruppi parlamentari chiedessero solennemente al Presidente della Repubblica – in parallelo a una mozione di sfiducia verso il governo Letta – la formazione di un governo provvisorio di legalità repubblicana, poiché è francamente indegno di un paese che si proclama parte dell’Occidente liberal-democratico un governo sostenuto da un criminale patentato, quale è ufficialmente e definitivamente il capo e padrone del Pdl. Un governo provvisorio di legalità repubblicana per il cui premier dovreste fare al Presidente della repubblica anche i nomi, che del resto avete già selezionato, Stefano Rodotà e Gustavo Zagrebelsky, governo rigorosamente senza ministri di partito ma solo di società civile, i più competenti (oltre che onesi, va da sé) in ogni ambito (Settis alla cultura, per capirsi).
Una iniziativa di questo genere romperebbe tutti i giochi più o meno laidi (più più che meno) con i quali le forze della partitocrazia cercheranno di “ibernare” e perpetuare una situazione politico-istituzionale francamente intollerabile.
Ringraziandovi per il lavoro che state facendo, e sperando che un dialogo costruttivo tra elettori ed eletti diventi la normalità, vi saluto cordialmente.
(3 agosto 2013)
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