Marini: in Pd potentati più che idea di partito
Persa la credibilità. Renzi? Ha
un'ambizione sfrenata, la moderi'
C'è un "dilagare di opportunismo che ha toccato il nostro
partito". Lo ha detto Franco Marini a 'In mezz'orà. Un opportunismo che
"tocca larghissimamente il gruppo dirigente". E' un "partito
dove si sono rafforzati più i potentati che una idea larga di partito".
"Renzi è uno che ha un livello di ambizione sfrenata, a volte parla e
non si sa quello che dice, cerca solo i titoli sui giornali. Se non modera
questa ambizione finisce fuori strada". Questo il duro giudizio di Franco
Marini sul sindaco di Firenze.
"Io sono stato vittima del mio partito allo sbando", ha aggiunto
Marini parlando della vicenda del Quirinale. Durante il programma l'ex
presidente del Senato ha lanciato dure accuse contro il partito e il gruppo
dirigente. A una domanda di Lucia Annunziata sulle varie 'rottamazioni' che ci
sono state nel partito, da D'Alema a Veltroni, Marini ha replicato
puntualizzando che i due, invece, "sono dentro e sono anche attivi e hanno
preso parte al lavoro di questi giorni".
"Il Pd deve recuperare credibilità, l'ha persa tutta e non so come ci
si possa sedere accanto a interlocutori e leggergli negli occhi" la
domanda se si possono fidare, ha detto Marini. A chi gli chiedeva se fosse
ancora del partito ha risposto di sì.
Per il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, in merito alla situazione del
Pd, "è davvero insostenibile il senso di vergogna, di umiliazione, la
rabbia delle migliaia di militanti che hanno assistito impotenti al disastro
politico di questi giorni. E' il fallimento di tutto un gruppo dirigente. E' la
conseguenza di un correntismo irresponsabile". A questo punto si tratta di
"ricostruire dalla macerie". "Non tollereremo più di essere
quelli che muoiono di lealta", è il monito di De Luca.
"Sono stati giorni molto difficili ed amari. Ed in un momento in cui il
Paese ha problemi gravi i partiti ed il Parlamento non dovevano dare questo
spettacolo. Ieri è stato un giorno bello perché grazie alla disponibilità e
alla generosità di Giorgio Napolitano abbiamo un Presidente della Repubblica
eletto con tanti voti, che il popolo ama e che saprà aiutarci ad uscire da
questa fase difficile amato e condiviso. Indubbiamente il nostro partito ha
dato una cattiva prova di se'". Lo ha detto Rosy Bindi, a 'L'intervista'
di Maria Latella su SKY Tg24, commentando le votazioni per il Quirinale.
Il sindaco di Salerno denuncia "una totale separazione dai territori e
dai problemi reali" e parla "della perdurante mancanza di scelte su
nodi politici di fondo e sulla idea di partito. E' stata una sofferenza
osservare dalle nostre città, dai nostri quartieri, dalle nostre comunità
colpite da una crisi feroce le immagini che la politica nazionale
offriva". Secondo De Luca "la realtà vera del Pd non è fatta di
quelli che si propongono ogni giorno, in modo ossessivo e insopportabile, e a
volte senza che rappresentino nulla, sul palcoscenico mediatico nazionale. La
realtà vera, ampiamente maggioritaria, è fatta di militanti, amministratori,
cittadini che lavorano in silenzio, che fanno prevalere il senso di partito sul
gusto del presenzialismo; che disprezzano il correntismo; che spesso hanno
rinunciato a esprimere dissenso verso le decisioni della segreteria per pure
ragioni di lealtà".
A giudizio di De Luca "oggi, di fronte a un partito in macerie, che in
intere aree del Paese e del Sud è del tutto inesistente, e che ha perduto il
rispetto della gente, occorre voltare pagina e prendere un'iniziativa forte,
che aiuti a recuperare le ragioni vere di esistenza del Pd.
L'agenda politica e programmatica del Pd, la formazione del gruppo
dirigente, devono partire dai territori. E' questo il primo elemento di un
cambiamento radicale ormai ineludibile. L'alternativa non è tra palude
burocratica e modernismo inconsistente". Secondo il sindaco di Salerno
"l'obiettivo è realizzare un partito vivo, aperto, fatto di militanza,
rigore e sobrietà, fra valori proclamati e coerenza di vita, liberato dalle
forme di presunzione storica e dalle illusioni di superiorità morale
contraddette dalla realtà. Un partito nel quale si rispettino le regole e si
proceda allo smantellamento del correntismo. Un partito di donne e di uomini
liberi, non di portaborse. E, soprattutto, un partito radicato nella terra, non
sospeso per aria, e utile a migliorare le condizioni di vita e di lavoro della
gente. Un partito, infine, in grado di suscitare passione, speranza, nuove
idealità".
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