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sabato 2 novembre 2013

USA E LE CRITICHE AL SISTEMA PRODUTTIVO TEDESCO

A nervi scoperti: la Germania ribolle dopo le critiche USA

La reazione non si è fatta attendere. Lo Spiegel International pubblica un articolo per commentare il "contrattacco" tedesco dopo le critiche rivolte dagli Stati Uniti al modello economico della Germania. Il battibecco continua...E intanto anche il FMI prende posizione

Automobili Volkswagen con un rivestimento protettivo in attesa di essere imbarcate per l'esportazione. Il surplus di bilancia commerciale della Germania ha superato quello della Cina.

Der Spiegel
di Christopher Alessi 
31 ottobre 2013 – 18:26 

I politici tedeschi stanno contrattaccando gli Stati Uniti dopo che il report del Tesoro USA ha criticato i massicci surplus commerciali della Germania. La sensibilità di Berlino resta ancora alta dopo il caso di spionaggio USA verso la cancelliera Angela Merkel.

Il giorno dopo che il report del Dipartimento del Tesoro americano ha denunciato senza mezzi termini il modello economico tedesco, accusandolo di ostacolare la ripresa dell'eurozona e danneggiare la crescita globale, la Germania ha definito le conclusioni del report “incomprensibili” ed ha sfidato gli USA ad “analizzare la loro situazione economica”.

Il report semestrale del Tesoro aveva criticato l'eccessivo affidamento della Germania sulle esportazioni, l'elevato surplus delle partite correnti e la debole domanda interna. Questi fattori “hanno ostacolato il riequilibrio in un momento in cui molti altri paesi dell'area euro sono stati sotto forte pressione,” concludeva il report, citando la stretta fiscale nella periferia dell'eurozona. “Il risultato netto è stata una pressione deflazionistica sull'eurozona così come sull'economia globale.”

Il Ministro dell'Economia tedesco ha risposto in una dichiarazione con parole altrettanto aspre, dicendo che il surplus della Germania è “un segno della competitività dell'economia tedesca e della domanda globale di prodotti di qualità fatti in Germania.”


Germania da biasimare?

Il report – tradizionalmente una tribuna da cui prendere di mira le presunte manipolazioni della valuta da parte della Cina – faceva notare che il surplus nominale delle partite correnti tedesche nel 2012 è stato maggiore di quello della Cina. Il surplus della Germania è salito a 238,5 miliardi di dollari nel 2012, a confronto di un surplus cinese di 192,1 miliardi, secondo la Banca Mondiale.

Gli esperti tedeschi sono in gran parte d'accordo con le valutazioni del Tesoro sul modello economico della Germania spinto dalle esportazioni, e suggeriscono che un aumento degli investimenti potrebbe stimolare la domanda interna. Ma alcuni mettono in discussione l'enfasi che è stata data al ruolo della Germania nel creare gli squilibri economici nell'eurozona.

“Il punto sull'enorme surplus delle partite correnti è esatto. Non c'è niente di nuovo, ma stanno diventando un po' più aggressivi,” dice Simon Juncker, un economista dell'Istituto Tedesco per la Ricerca Economica, riguardo al report del Tesoro.

Tuttavia Stormy-Annika Mildner, un'esperta delle relazioni economiche transatlantiche all'Istituto Tedesco per gli Affari Internazionali e di Sicurezza, ha avvertito che il Tesoro può aver attribuito troppa responsabilità alla Germania. “Il report avrebbe potuto essere più equilibrato nel puntare il dito,” ha detto.

La dipendenza della Germania dalle esportazioni è solo un pezzo del puzzle, ha detto la Mildner. I problemi strutturali degli altri paesi europei, tra cui la scarsa flessibilità del mercato del lavoro nei paesi mediterranei, e la mancanza di un'unione fiscale nell'eurozona, hanno contribuito altresì agli squilibri economici nel continente.

Ciononostante, la Mildner riconosce che la scarsa domanda interna in Germania continua ad ostacolare la crescita complessiva dell'eurozona. Suggerisce che un incremento degli investimenti pubblici in infrastrutture potrebbe facilitare nuove produzioni e servizi, in tal modo stimolando la spesa dei consumatori.

È tempo di usare “parole dure”

Un incremento degli investimenti pubblici potrebbe essere finanziato in deficit quando i tassi d'interesse sono vicini allo zero,” ha detto Guntram Wolff, direttore del gruppo Bruegel con sede a Bruxelles. Sul fronte delle imprese, dice, il governo potrebbe fornire crediti d'imposta alle aziende per incentivare l'investimento.

Nonostante la crescita dei salari negli anni più recenti, i consumi delle famiglie tedesche rimangono relativamente deboli. La domanda è inoltre strangolata da un pesante carico fiscale. “Le tasse elevate, le imposte e i contributi sociali stanno gravando sul reddito disponibile delle famiglie,” ha detto Junker.

Ma un cambiamento delle politiche economiche tedesche potrebbe essere all'orizzonte, poiché i principali partiti politici del paese stanno negoziando una “grande coalizione” governativa tra il centro-sinistra Socialdemocratico e il centro destra Cristiano-democratico. E questo potrebbe essere proprio il momento giusto nella politica tedesca perché gli USA usino un “linguaggio duro”, dice Juncker.

Ad un livello transatlantico, comunque, il report del Tesoro potrebbe solamente complicare le relazioni tra Germania ed USA, che erano già tese dall'inizio del mese a seguito delle accuse di spionaggio USA sul telefono cellulare della cancelliera Angela Merkel.

Le parole forti del Tesoro potrebbero inoltre minare le negoziazioni UE-USA per il libero commercio che dovranno riprendere il mese prossimo, dice Mildner. Che aggiunge: “Da questa parte dell'Atlantico abbiamo i nervi scoperti.”

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