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lunedì 3 giugno 2013

Cina, Pmi in calo e economia in rallentamento

Di David Pascucci  03.06.2013

Continua l'ondata negativa di dati provenienti dalla Cina. Stamani sono stati rilasciati ben due dati relativi al Pmi. Il Pmi non manifatturiero a 54,30 contro il 54,50 del dato precedente mentre a preoccupare ancora è il Pmi manifatturiero rilasciato da Hsbc, dato registrato a 49,20 , sotto il dato precedente e alle stime di consensus che vedevano il dato stabile a 49,60.
La Cina, secondo quanto emerge dagli ultimi dati provenienti da Pechino, sembra stia rallentando seriamente e iniziano ad affiorare dubbi sempre più ampi di mese in mese. Ricordando ciò che sta succedendo alla Cina, molte banche di investimento ed economisti non credono ai dati provenienti da Pechino, dati che risultano poco attendibili se messi a confronto con i dati degli uffici studi di molte banche di investimento. I dubbi sollevati dagli economisti e dagli analisti del settore, non solo riguardano la veridicità dei dati, bensì la quantità di dati messi a disposizione e la mancanza di alcuni di essi. Ad esempio gli indici di distribuzione di ricchezza non sono rilasciati da enti ufficiali, bensì da università del territorio o da studi privati di diverse istituzioni. 
Questa mancanza di trasparenza non aiuta di certo la Cina e un possibile recupero delle economie occidentali potrebbe dare il colpo di grazia ad un "hard landing made in Cina" che molti operatori prospettano a breve. Considerata ancora come "economia emergente", la Cina sembra più che emersa ma non sembra decollata a livello internazionale. Sono ancori pochi i brand locali conosciuti in tutto il mondo e i ricchi cinesi hanno preferito comprare quote di società occidentali anziché investire nella tanto emergente economia interna, ricca di opportunità per i più abbienti visti i prezzi altamente competitivi.
Come mai un ricco cinese dovrebbe comprare quote di società occidentali se l'economia cinese è tanto promettente? In realtà gli investitori istituzionali sanno benissimo di che pasta è fatta l'economia cinese e sembra proprio che anche le banche d'affari di tutto il mondo stanno pian piano allontanandosi dai possibili grandi pericoli della Cina. 
Gli ultimi dati, almeno quelli relativi al Purchasing Managers Index, danno l'economia cinese in rallentamento, in linea con il raffreddamento dell'inflazione in coincidenza del test della domanda interna, altro enigma dell'economia cinese. 
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