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mercoledì 29 maggio 2013

STRATEGIA ENERGETICA NAZIONALE

Il futuro energetico (e fossile) del Paese è Cosa Loro.














C'è qualcosa che non quadra; "VEDRO'" !...di essere breve!
Con un colpo di coda la "politica fossile"; ha varato la Strategia Energetica Nazionale che tutela, in larga parte, le fonti fossili, con le Hub del Gas e trivelle a go-go.
Il ministro Clini e il suo collega dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, hanno varato un decreto interministeriale col quale si approva la S E N, con un atto illegittimo, adottato da un governo in carica solo per gli affari correnti, su di una materia di programmazione strategica che tutto rappresenta fuorché "l'ordinaria amministrazione". La SEN, infatti, è un documento che dovrebbe definire lo sviluppo energetico dell'Italia fino al 2020: periodo limitato per una strategia, ma sufficiente ad ipotecare definitivamente il futuro del Paese; e ciò è stato accolto a braccia aperte dal nuovo Governo Letta.
Mentre si sono predisposte così nuove regalie alle lobby delle fonti fossili, gli investimenti in fonti rinnovabili, sono calati del 51 per cento nel 2012 per effetto dell'incertezza normativa, delle riduzioni "selvagge" e non cadenzate degli incentivi, nonché per le barriere amministrative: ovvero, si sta rallentando o affossando l'unico settore che aveva dimostrato, in questi anni, una tendenza anticiclica, continuando a generare Pil e occupazione, mettendone in forse un "sesto Conto Energia e lo stesso futuro dell'intero settore, ancora "prematuro" per camminare da solo.
Ancora il ministero dell'Ambiente con Corrado Clini, fa approvare, in articulo mortis, un decreto ad hoc, l'ultimo della sua gestione, dove sconfessa clamorosamente i suoi uffici e li mette in mora; [rispetto alla questione dei danni provocati e indotti da Autostrade-Atlantia, accusata di aver causato un danno gigantesco all'ambiente con la costruzione della Variante di Valico sull'Appennino tra il capoluogo toscano e Bologna , valutati da Ispra, in "870 milioni di euro"; ingiungendo ad Autostrade di accantonare in via prudenziale la somma in bilancio].
Richiamandosi alla legislazione europea, in quel testo, Clini stabilisce che la richiesta di risarcimento pecuniario alle imprese è l'ultima ratio e prima, caso mai, viene la riparazione del danno.
Anche il Ministro dello sviluppo, Corrado Passera, nelle ultime ore del suo mandato ha ignorato le indicazioni dell'Authority, favorendo palesemente i Produttori invece che i Consumatori, ha lasciato quello che avrebbe potuto essere un risparmio per la collettività, come lauto regalo alle Lobby, Parliamo di ben 500 Milioni di Euro regalate appunto ai raffinatori come, Erg (Garrone) e Saras (Moratti). che si sarebbero potute anche usare in soccorso di altro; tipo il Fotovoltaico che improvvisamente ha esaurito quasi totalmente le risorse dedicate.
Conoscere chi finanzia regolarmente e legalmente fondazioni e iniziative di parlamentari, ministri presenti e passati di un governo, è fondamentale per una politica trasparente che sappia puntare al bene comune.
Questo vale anche per le questioni ambientali ed energetiche che sono primarie per lo sviluppo del paese
Già in passato con la creazione della questione dei finanziamenti a inceneritori e fonti fossili spacciate FALSAMENTE per fonti rinnovabili tramite le bollette della luce degli italiani attraverso il meccanismo Cip6 e i Certificati Verdi , meccanismo questo nato con l'allora Ministro Pierluigi Bersani abbiamo visto l'elargizione di legali sponsorizzazioni come quelle della allora Waste Italia a Forza Italia, Alleanza Nazionale e Ds tramite la festa nazionale de L'Unità di Genova del 2004*.
Come accade in tutte le democrazie moderne è utile mettere sotto la lente d'ingrandimento chi finanzia fondazioni o politici regolarmente.
E qui si materializza

L'associazione di Enrico Letta; fondata nel 2005 che, così si definisce sul proprio sito: "è un think-net" nato per riflettere sulle declinazioni future dell'Italia e delineare scenari provocatori, ma possibili, per il nostro Paese".
Quali gli sponsor della Fondazione Vedrò vera fucina del governo Pd-Pdl ?.
Abbiamo già visto il sostegno di colossi del gioco d'azzardo; quali "Sisal "e "Lottomatica".
Ma per quanto riguarda settori delicati come ambiente ed energia vediamo "Enel", "Eni"," Edison" e "Autostrade per l'Italia".
E ancora altri: quali "Vodafone", "Sky", "Telecom Italia" e" Nestlè".
Le proposte di VeDrò in merito all'energia: 
Valorizzare la flessibilità delle nuove centrali a ciclo combinato.
Sostenere le filiere tecnologiche di eccellenza.
Investire sulle riserve domestiche di idrocarburi.
Promuovere un moderno mercato dell'energia europeo
Predisporre un piano di incentivi mirati alla ricerca
Sviluppare consapevolezza tra popolazione e autorità locali
Delineare una strategia per il futuro: banco di prova il 2014
In pratica viene privilegiato il gas rispetto al fotovoltaico.
Dunque in piena sintonia con quanto svolto si qui dagli ex ministri Corrado Passera e Corrado Clini.Tutti finanziamenti regolari da colossi che hanno interessi nel settore energetico e purtroppo anche dannose per l'ambiente con centrali a gas, carbone e olio combustiblile.
Qual' è l'anomalia? Il premier incaricato Enrico Letta gode di un consenso bipartisan. E non solo nella politica. La sua fondazione politica,Vedrò, è finanziata da enti pubblici, semipubblici e privati. Indistintamente.
Enrico Letta , sta guidando il governo , frutto di un'intesa fra PD e PDL.
La costituzione di questo governo, in realtà, sancisce a livello istituzionale che l'affossamento dei partiti è in atto da tempo e non è certo il risultato dell'ultima tornata elettorale.
Ben 7 personalità del Governo fanno parte di questa fondazione politica trasversale Vedrò.
E sono il Primo Ministro Enrico Letta, i Ministri dell'ambiente Andrea Orlando, il Ministro dell'Interno Angelino Alfano, il Ministro per le infrastrutture Maurizio Lupi, il Ministro dell'agricoltura Nunzia De Girolamo, il Ministro pari opportunità Josefa Idem, il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Ed ex ministri come Corrado Passera.Matteo Renzi sindaco di Firenze ed i sindaci di Verona e Napoli Tosi e De Magistris e il figlio del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Come si comporterà Letta con i suoi "VEDROIDI", così si fanno chiamare?
Quanto potranno pesare queste lobby sull'operato dell'eventuale premier.
Domanda a cui per ora non è possibile dare una risposta.
E' invece nota la posizione di Letta sul tema delle privatizzazioni delle aziende pubbliche: "Dobbiamo lavorare molto sul tema delle privatizzazioni", ha affermato qualche tempo fa. E ancora: "Il patrimonio pubblico è ancora enorme: bisogna cominciare a mettere nel mirino nuove privatizzazioni pezzi di Eni, Enel e Finmeccanica".
E poi: "Sarà uno dei temi del nostro governo, quando gli elettori ci faranno governare", concludeva "l'attuale" Presidente del Consiglio. Bene, quel momento è arrivato.
Come si comporterà, al riguardo, Enrico Letta? E i suoi VEDROIDI?
Ci attendiamo, infine,da parte del ministro Orlando un comportamento sopra le parti che sappia andare anche, contro gli interessi di queste aziende.
Personalmente e a nome del Movimento 5 Stelle chiudo il mio intervento con un speranzoso... Vedrò .

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