Questo è il quadro. Ed è chiarissimo. Non lo vedono solo coloro che non lo vogliono vedere. L’attacco sarà – è già – durissimo. Guardare la Grecia. La
questione è come difenderci, qui, subito. Dalla loro parte c’è il monopolio della violenza e delle leggi che i maggiordomi hanno approvato per loro conto. Ma c’è anche l’intero sistema della comunicazione-informazione. Dalla loro parte c’è tutto il Palazzo. Chi pensa di poter andare alla battaglia in ordine sparso si condanna alla sconfitta. Io ho aderito alla manifestazione dell’8 settembre in difesa della Costituzione. Ma constato che lo schieramento che si è costituito è ancora debole, non rappresenta che una parte del popolo italiano. Milioni,
la maggioranza, non sanno ancora cosa li aspetta.Invece sono milioni coloro che devono far sentire la loro voce. Per questo chiedo, e propongo, che il “Movimento 5 Stelle”, i suoi gruppi parlamentari, prendano in mano con decisione questa questione. Promuovano, sollecitino, chiamino a raccolta. Senza il M5S questa battaglia non si può vincere. Da solo, il M5S non può vincerla. Non resta che combatterla e vincerla tutti insieme. Poi ciascuno potrà riprendere, da solo o in compagnia, la strada che ritiene più utile. Ma oggi camminare da soli non si deve.
(Giulietto Chiesa, “Siamo sotto attacco”, appello pubblicato il 24 agosto 2013 sul sito di “Alternativa”, il laboratorio politico che Chiesa presiede).
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