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giovedì 22 agosto 2013

Spunta il Disegno di legge del PD che salva Berlusconi



La proposta è stata presentata all'aula l'8 luglio scorso, per impedire che la legge Severino sulla decadenza dei condannati limiti la volontà popolare. Si tratta di un disegno di legge, ma tra i firmatari ci sono la senatrice Isabella De Monte, segretaria della Giunta per le elezioni, e il senatore Giorgio Pagliari, ordinario di diritto amministrativo e pure lui componente della stessa Giunta per le Elezioni, che dovrà decidere del futuro di Silvio, oltre ai senatori Pignedoli, Fornaro e Friavezzo. Tutti del Partito Democratico

Andiamo con ordine

C'e' un disegno di legge a firma di senatori del Partito democratico che esclude la retroattività della legge Severino. A renderlo noto è Francesco Paolo Sisto, presidente della commissione Affari costituzionali della Camera per il PDL. "Nel disegno di legge 665 del 17 maggio 2013, annunciato nell'Aula del Senato l'8 luglio scorso, si legge che se si ammettesse il principio della retroattivita' della incandidabilita' 'si riconoscerebbe sostanzialmente la possibilita' che una legge, mutando i requisiti, possa rendere incompatibili o ineleggibili, in corso di mandato, anche i membri del Parlamento. Il che e' come dire che una legge sopravvenuta potrebbe cancellare, o comunque limitare la volonta' popolare'", ha dichiarato il deputato del PDL. 

"Secondo questo principio, quindi, Berlusconi non puo' essere dichiarato incandidabile ne' decaduto" prosegue Sisto. Non bastasse, si scopre che tra i firmatari della legge c'è nientemeno che la senatrice Isabella De Monte, segretaria della Giunta per le elezioni, e il senatore Giorgio Pagliari, ordinario di diritto amministrativo e pure lui componente della stessa Giunta per le Elezioni, oltre ai senatori Pignedoli, Fornaro e Friavezzo. Tutti del Partito Democratico. 

Secondo Sisto, "il sipario si chiude: chi fino a ora nel Pd ha sostenuto l'applicabilita' a Berlusconi della norma Severino-Monti sapeva di dire il falso. Avranno il coraggio segretario e componente Pd della giunta per le elezioni, pur di fare fuori Berlusconi, di votare contro il loro pensiero, cosi' autorevolmente da loro stessi espresso? E avra' ancora la disinvoltura il Pd di non applicare la legge secondo i principi affermati dai suoi piu' autorevoli esponenti in Giunta?". (Fonte

LA REPLICA - A stretto giro di posta arriva la replica dei due promotori del disegno di legge: "La dichiarazione del presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera, l`onorevole Sisto, sul nostro ddl del maggio scorso è del tutto strumentale e priva di fondamento in quanto riguarda atti amministrativi che non hanno nulla a che vedere con sentenze penali passate in giudicato - scrivono Pagliari e la De Monte -. il ddl riguarda semplicemente l'introduzione per amministratori locali già eletti di una causa di incompatibilità tra una funzione pubblica e una funzione privata. Tutto qui".

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