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mercoledì 21 agosto 2013

L’Imu cambia nome, si paga a dicembre con altre tasse


beretta

20 ago. – L’abolizione della rata di giugno dell’Imu sara’ finanziata da uno stanziamento di due miliardi che verra’ disposto dal governo entro il prossimo 30 agosto per non far scattare la clausola di salvaguardia, mentre il successivo versamento di dicembre potra’ essere evitato agli italiani sostituendo l’Imu con l’entrata in vigore per decreto di una nuova imposta federale, modello “service tax”, fin dal prossimo primo settembre.
Lo dice all’Agi il viceministro dell’Economia, Pier Paolo Baretta. “L’agenda dei prossimi giorni e’ densa di impegni per il bilancio dello Stato del 2013 – spiega Baretta in vista del consiglio dei Ministri di venerdi’ prossimo –occorre sciogliere il nodo dell’Imu, che comportera’ una spesa dai 2 ai 4 miliardi, evitare l’aumento dell’Iva con uno stanziamento di un miliardo, rifinanziare la Cassa integrazione guadagni, ancora un miliardo, trovare la copertura per l’abolizione della Tares con un altro miliardo e poi il provvedimento sugli esodati”.
Per il viceministro il modo piu’ equo per rispettare l’impegno di abolire definitivamente l’Imu e’ l’introduzione anticipata della ‘Service tax’: “Penso a una tassa unica di stampo federalista, gestita dai Comuni, che inglobi la Tares e che potrebbe essere finanziata strutturalmente con un trasferimento dallo Stato centrale agli enti locali di due miliardi l’anno in modo da assicurare l’esenzione dalla tassazione della prima casa”. “Far scattare il nuovo sistema di imposizione entro il 30 agosto con un decreto non e’ complicato, esiste gia’ un ottimo lavoro portato avanti dal ministero – assicura Baretta – potremo non far pagare la rata di giugno dell’Imu con una copertura di 2 miliardi, dopo di che arrivera’ la nuova tassa”.
“Sono interventi che dovranno essere finanziati finalmente con una seria spending review” ma che comunque “richiedono stanziamenti che superano le disponibilita’ del bilancio 2013. Per questo la politica dovra’ scegliere: per me le priorita’ sono le questioni del lavoro, Cig e esodati, e l’Imu, il resto si vedra’”, conclude il viceministro. (AGI) .

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