di Giambattista Mele
Con l’approvazione della delibera n. 983 del 6 agosto 2013, la Giunta Regionale di Basilicata assesta il colpo finale al sacrosanto diritto dei cittadini della Val d’Agri di vedere tutelata la propria salute. Con questo provvedimento si è concluso l’iter che la Regione ed il Dipartimento Ambiente (non quella della Sanità!!!) avevano previsto per l’approvazione definitiva della D.G.R. n. 1640 del 30.11.2012, cioè il passaggio in III Commissione con la relativa discussione del provvedimento trasmesso il 3 dicembre 2012 alla Presidenza del Consiglio Regionale il quale lo “passò” alla Presidenza della III Commissione e che recitava: “Adozione delle norme tecniche e delle azioni per la tutela della qualità dell’aria e segnatamente nei comuni di Viggiano e Grumento Nova”…
Questo è quello che è avvenuto; dopo varie discussioni ed audizioni, la III Commissione riconsegnava alla Presidenza della Giunta un documento (peraltro molto approssimativo ed alquanto generico) dove erano stabilite tre cose:
- si richiedeva un ulteriore innalzamento della riduzione degli inquinanti in questione (H2S, SO2), rilevante e non secondario lo studio degli idrocarburi non metano
- l’individuazione delle azioni a tutela della qualità dell’aria a partire dall’entrata in vigore del Piano,
- l’informazione e la comunicazione dei dati alle popolazioni di Viggiano e Grumento con appositi tabelloni elettronici.
La parte più importante di questo parere, quella riguardante la riduzione degli idrocarburi non metano, è stata completamente stravolta ed aggirata!
Infatti nella DGR n. 983 è scritto: “… si fa presente che questa classe di composti è fortemente aspecifica rispetto alle fonti di inquinamento … né la normativa nazionale né l’OMS prevedono limiti di riferimento, …”.
Tali assunti meritano qualche riflessione:
- in primo luogo se si voleva veramente proteggere la salute dei cittadini, non si potevano utilizzare esclusivamente i dati di SO2 ed H2S derivanti da una sola centralina fissa tra il 2006 ed il 2010, poiché è evidente agli occhi di tutti che il dato è fortemente parziale;
- vi è una vera stravaganza: evitare di associare la produzione degli idrocarburi non metano alla presenza del COVA è contro ogni logica della chimica e della fisica;
- in secondo luogo anziché citare e fare riferimento al DPR n. 322/1971 per l’H2S si poteva prendere come limite quello fissato dal DPCM del 28/03/1983, preso come riferimento dalla Regione Sicilia e da molte altre regioni (trattandosi di un Piano che si basa sul principio di precauzione!). Come pure per gli idrocarburi non metano, normati dallo stesso DPCM, che stabiliva la concentrazione media di 3 ore consecutive in periodi del giorno a 200 μg/m3! Se solo si fossero andati a guardare soltanto i dati degli ultimi 5-6 mesi (pubblicati da ARPAB) riguardanti gli inquinanti in questione, avrebbero potuto constatare – con i propri occhi – che tali inquinanti nell’aria dei comuni di Viggiano e Grumento Nova sono mediamente superiori a questo valore di almeno 10 volte!!! E c’è ancora bisogno di studiare, di attenzionare, di valutare; di 6 mesi, di 12 mesi???
Ecco perché tutto questo rientra nella solita finzione di chi ci amministra da Potenza, che non ha cognizione diretta di cosa stiano sopportando e subendo non solo i cittadini dei comuni di Viggiano e Grumento Nova, ma quelli di tutta la Valle dell’Agri!
A questo punto non possiamo più fidarci di nessuno, se non di noi stessi ed affidarci alla nostra buona stella.
Quello che si prospettando all’orizzonte non solo per i cittadini della Val d’Agri ma per tutti i lucani ha dell’incredibile: svenderanno il territorio e la salute dei cittadini per realizzare quattro stupidaggini [*Laboratorio per Viggiano]
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