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sabato 20 luglio 2013

il Decreto Lavoro

non studiare, lavora!

BLOG |  | DA ADELE DENTICE

Con il Decreto Lavoro sono stati stanziati provvedimenti  per 1,3 miliardi tra i quali spicca quello destinato a giovani privi di titolo di studio che potranno essere usati per lavori precari e sottopagati. Si agisce nella direzione di rendere più accattivante l’assunzione di giovani grazie ad una sempre maggiore flessibilità in entrata senza agire nella pratica sulla domanda di lavoro, riduzione orario o rilanciando una nuova politica industriale. Il bonus all’azienda e le modifiche alle norme sull'apprendistato, la decontribuzione fino a 650 euro a lavoratore che viene elargita alle imprese che assumono a tempo indeterminato nel sud, non si tradurranno in posti di lavoro stabili, ma in riduzione di spese  per le aziende che già avevano in progetto di assumere . In aggiunta sono stati previsti stage per universitari (200 euro), tessere di povertà e, come se non bastasse, l'assunzione del personale ispettivo e per gli istituti privati quali l'INVALSI e INDIRE nel 2014, con  uno stanziamento di 7,6 milioni.
 
L’origine dei fondi
gli annunci di Letta sui finanziamenti strappati all’Europa si riferiscono in gran parte al riutilizzo dei fondi già stanziati e non utilizzati nelle regioni meridionali; non difficile costatare  che un’altra cospicua parte verrà prelevata ulteriormente  dai fondi della scuola pubblica statale. Le promesse della nuova Ministra Carrozza sono già state tradite e il suo “cambiare rotta” estende i  finanziamenti non “solo” alle scuole paritarie, ma anche alle Fondazioni private degli Istituti Superiori, alla formazione professionale, alle ditte esterne per gestire servizi essenziali tipo pulizie e vigilanza o per i servizi informatici e anche per le attività di sostegno private e, come già preannunciato, all’Invalsi.
 
Le linee di congiunzione destra-sinistra
In base all’articolo 1, comma 875, legge 27 dicembre 2006, n. 296 per l’anno 2014 il Fondo per l’istruzione e formazione tecnica superiore Pubblica deve essere incrementato di euro 5 milioni, ma nel 2008, grazie al Governo Bersani e al Ministro Fioroni (DPCM del 25 gen 2008), il fondo passa alla gestione degli Istituti Tecnici Superiori cioè alle FONDAZIONI PRIVATE(“fondazioni di partecipazione di natura privata”) costituite da Università-Istituti Tecnici Statali- Enti Locali e di Ricerca e da Imprese o Consorzi, senza obbligo di presentare bilanci e con detrazione per gli imprenditori che vi investono, in cui la parte pubblica può cedere il proprio patrimonio o darlo in uso alla Fondazione. I soldi, come è facile capire, arrivano non solo dallo Stato ma anche dalle Regioni, dagli Enti locali e perché no dalle Università...Inoltre questi ITS, val bene  precisarlo,  sono sotto il controllo “didattico” dell'impresa privata che ne determina le linee.
La gestione della formazione tecnica, dunque, passa nelle mani di imprese private finanziate con i soldi pubblici
Ultimo quesito: dove sono andati a finire quei soldi ricavati dalla strage della scuola pubblica statale  del   2008, ben  8 miliardi, da cui veniva stornato (bontà loro) un   30% annuale che doveva essere riservato dal 2010 per la valorizzazione e lo sviluppo professionale della carriera del personale della Scuola ? 
Forse a pensarci bene e facendoci due conticini, la risposta è  data  dall'assunzione del personale direttivo e ispettivo INVALSI-INDIRE  in piena coincidenza con la nuova idea di sviluppo del personale della scuola
In conclusione altri 12.600.000 euro tolti ancora alla scuola pubblica statale






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