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lunedì 29 luglio 2013

Trasporto di materiale nucleare in Basilicata? L’M5S solleva il sospetto.

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Il M5S “chiederà immediatamente” ai Ministri dell’Interno e della Difesa di dare ”spiegazioni sullo schieramento di forze dell’ordine (circa 300 tra poliziotti, carabinieri e finanzieri)” che, la notte scorsa, hanno partecipato al trasferimento dal centro Itrec di Trisaia di Rotondella (Matera) di materiale ancora non precisato (secondo le prime informazioni, un serbatoio, forse danneggiato). Queste le affermazioni di Vito Petrocelli (M5S) che vuole far chiarezza su “contenuti e destinazione ignoti” di un carico che è stato trasferito nell’aeroporto militare di Gioia del Colle (Bari). La preoccupazione è plausibile perché nel entro di Rotondella sono custoditi “materiale radioattivi di seconda e terza categoria”, comprese 64 barre di uranio provenienti, alcuni decenni fa, dalla centrale statunitense di Elk River: “I Ministri della Difesa e dell’Interno – ha detto Petrocelli – devono dare risposte immediate al territorio e ai cittadini e non ci sarà segreto militare che tenga”. Il senatore del M5S, inoltre, ha annunciato di voler chiedere un incontro all’ambasciatore degli Stati Uniti in Italia “per trattare la restituzione agli Usa dello loro barre ‘lucane’ di Elk River”.
“Il senso dello Stato mi spinge a credere che se le notizie dovessero trovare effettivo compimento il Ministero dell’Interno e della Difesa avranno avuto i loro buoni motivi per agire e chiediamo che ce le spieghino in tempi rapidissimi”: lo ha detto il presidente della giunta regionale della Basilicata, Vito De Filippo, commentando quanto avvenuto la notte scorsa a Rotondella. Lo stesso Petrocelli ha poi aggiunto “…episodi come questi, con il mancato coinvolgimento dei territori interessati potrebbero minare quel rapporto di trasparenza e collaborazione tra diversi livelli dello Stato indispensabile per gestire una questione delicata come quella delle scorie nucleari, rischiando di riaprire la vecchia ferita di Scanzano”.

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