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domenica 19 maggio 2013

Il MUOS si espande in Sardegna, l’altra isola americana



Il MUOS si espande in Sardegna, l’altra isola americana

Il MUOS non solo procede come se nulla fosse, sebbene siano stati esposti i pericoli e qualcuno nell’area ha già sperimentato il cancro dalle più piccole antenne già presenti, ma viene esteso all’altra grande isola italiana in una specie di triangolazione che vede ancora un volta il nostro territorio usato come terra di nessuno a disposizione di eserciti stranieri.
Così infatti leggiamo su La Nuova Sardegna dell’11 maggio:
Negli ultimi giorni, infine, alcune notizie che hanno acceso i riflettori dell’attenzione su una base Nato (ma nella sostanza statunitense) che finora è sempre rimasta nell’ombra: il centro di comunicazione con i sommergibili nucleari dell’Us Navy di Tavolara. Sembra infatti che la base sarda sia inserita nel progetto Muos (Mobile User Objective System) della Marina militare statunitense. Cioè un moderno sistema di telecomunicazioni satellitari ad altissima frequenza (Uhf) e a banda stretta (da 64 kbit/s), composto da quattro satelliti geostazionari e quattro stazioni di terra, di cui una a Niscemi, in Sicilia. Il sistema Muos integrerà le forze navali, aeree e terrestri statunitensi in movimento in qualsiasi parte del mondo dieci volte più velocemente di oggi.

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