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giovedì 18 luglio 2013

“Gravissimo non condannare Berlusconi”. Intervista a Paolo Flores d’Arcais



intervista a Paolo Flores d'Arcais, da Oggi, 17 luglio 2013
La sentenza del 30 luglio sarà veramente l’atto finale del confronto ventennale fra magistrati e Berlusconi?
Non ci può essere nessun atto finale di un “confronto ventennale” che non è mai esistito. Ci sono magistrati che perseguono dei delitti, come impone loro la legge, che dovrebbe essere “eguale per tutti”. E Berlusconi di reati ne ha commessi a bizzeffe, anche se molti prescritti (ma riconosciuti come crimini!) e molti depenalizzati (con le sue “leggi ad personam”!). In Usa, Francia, Germania, ecc. Berlusconi sarebbe in galera da un pezzo.

Perchè il processo sui diritti tv è così importante?
Perché è uno dei pochissimi per i quali Berlusconi, malgrado tutte le “leggi ad personam”, le false testimonianze, gli avvocati che la tirano in lungo (in Usa si chiamerebbe “ostruzione di giustizia” e si andrebbe in galera) per arrivare alla prescrizione, rischia la condanna definitiva. Ma Berlusconi si dice sicuro che la Cassazione lo salverà, evidentemente sa che gli amici fra gli alti magistrati non gli mancano. 

Berlusconi è un perseguitato politico? Altri imprenditori non sono stati presi così di mira.
“Ma mi facci il piacere”, come direbbe Totò. Berlusconi è solo un persecutore politico, nel senso che vuole ridurre la politica italiana non dico a “cosa nostra” ma a “cosa sua”. Per questo vuole fare a pezzi la Costituzione italiana che è (tranne l’art.7) tra le migliori del mondo. Se altri imprenditori hanno meno processi è perché delinquono di meno.

I parlamentari Pdl esagerano nel contestare i magistrati?
Non è che esagerano, si comportano proprio in modo eversivo. In nessun altro paese d’Occidente le destre avrebbero un comportamento simile, non sarebbe proprio pensabile. Ma il modello (e l’amico) di Berlusconi è Putin. Che in effetti ha giudici e giornalisti “al guinzaglio”.

E’ grave se Berlusconi fosse interdetto dai pubblici uffici? Non sarebbe il primo leader politico a essere condannato.
Sarebbe gravissimo se non fosse condannato, vorrebbe dire che davvero ha amici in Cassazione pronti a disattendere la legge. E l’interdizione dai pubblici uffici segue automaticamente la condanna. Comunque non sarebbe il primo, c’è già stato il suo amico Craxi.

Da una condanna Berlusconi ci guadagnerebbe, elettoralmente?
Domande del genere vanno fatte a Nostradamus. Se ci guadagnasse vorrebbe dire che quasi la metà dei cittadini che vanno a votare sono pregni di umori fascisti e amano la corruzione e le mafie pur di poter evadere il fisco. Sarebbe un segnale di inciviltà che dovrebbe spaventare e che ci getterebbe fuori dall’Occidente.

Il governo Letta cadrebbe? Nuovo voto? Governo senza Pdl?
Il governo Letta, che sarebbe più esatto chiamare governo Napolitano-Berlusconi, prima cade e meglio è.

Che fine farebbe il centrodestra senza Berlusconi?
Nella sua forma attuale, di centro-destra berlusconiano cioè putiniano, lepenista, antidemocratico, una bruttissima fine, spero. Per la destra democratica sarebbe invece un’occasione imperdibile, perché in Italia il problema da un quarto di secolo è proprio la sua mancanza (ma questa destra esiste?).

Secondo lei chi glielo fa fare a Berlusconi di rimanere in politica a 77 anni?
Quando è entrato in politica ha spiegato chiaramente il perché: “altrimenti finisco in galera” (lui sa tutto quello che ha combinato di crimini, noi conosciamo solo la punta dell’iceberg). Un motivo che permane.

Dopo Silvio, Marina Berlusconi?
Sono da tempo arrivato alla conclusione filosofica che l’unica legge universale in campo storico è: “al peggio non c’è mai fine”. Ma non credo che tutti coloro che si acconciano volentieri a fare i servi di Berlusconi Silvio replicherebbero il fervore della sudditanza anche con Berlusconi Marina.

(17 luglio 2013)

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