Emiliano: “Mio figlio non vota Pd. Imu? Esiste ancora, è marketing politico”
“Mio figlio maggiore non ha votato per il Pd e rischia di non votarlo più“. Lo rivela ai microfoni di “24 Mattino”, su Radio24, il sindaco di Bari Michele Emiliano. “Cosa devo rispondere ai miei figli che mi chiedono cos’è la politica?” – chiede polemicamente – “Che è trattare il futuro fiscale del Paese con chi, da presidente del Consiglio, si preoccupava di far perdurare il sistema con cui ha portato via dall’erario 258 milioni di euro?”. E aggiunge: “Mio figlio mi dice: ‘Scusa papà, ma voi dovreste essere alternativi a questa gente e state al governo insieme?‘. E ha ragione, perché se io urlo e strepito tanto contro questo governo e alcuni atteggiamenti del Pd non lo faccio per partito preso, ma anche per mantenere il rispetto dei miei figli. Noi del Pd” – continua – “abbiamo difficoltà immense a far votare il nostro partito e a mandare a votare la gente, perché ovviamente di fronte a questo scempio di valori e di principi la metà degli Italiani non sta andando a votare. E nessuno ne parla”. Il primo cittadino di Bari commenta anche il provvedimento recente sull’Imu: “In base al decreto, esiste ancora, verrà pagata regolarmente sulle seconde, terze e quarte abitazioni e se non interverrà una nuova legge che introduca un tributo diverso, rimane perfettamente in vigore“. E spiega: “ Il decreto nell’articolo 1 elimina il pagamento delle rate ma non ha cancellato affatto l’imposta. Questo è ungoverno di “grande sospensione”, non di grande coalizione: sospende le cose senza deciderle”. Emiliano sottolinea: “La service tax sarà più o meno la stessa cosa dell’Imu, non credo che l’importo di questa tassa sarà molto diverso da quello dell’Imu.Non risparmieremo un euro, sono solo giochini di marketing politico“. Riguardo ad un suo tweet polemico sulle dichiarazioni di Fassina in merito all’aumento dell’Iva, l’esponente del Pd spiega: “Non ho dato del cretino a Fassina, che è una persona seria. Lui è stato addestrato in lunghi anni di scuole di partito a custodire il dolore della politica. Naturalmente” – prosegue – “nel momento in cui si deve rivolgere agli italiani si deve confrontare con un maestro di comunicazione come Berlusconi e viene fracassato”
2 settembre 2013
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