Economia a pezzi, demolita dal regime di austerity indotto da Bruxelles e della cricca finanziaria dell’Eurozona, la “fabbrica del debito” che diventa letale perché costringe lo Stato a super-tassare i cittadini e tagliare la spesa pubblica, non avendo più alcuna possibilità di manovra sul piano del bilancio. Risultato: ora l’Italia sta per crollare davvero. «Le dure misure di austerità stanno facendo rallentare l’economia italiana ancora più di prima», afferma il blogger economico Michael Snyder. «Eppure, anche con tutte le misure di austerità, il governo italiano continua solo ad accumulare più debito: questo è esattamente lo stesso percorso che ha intrapreso la Grecia». L’austerità provoca un calo nelle entrate pubbliche, cosa che impedisce il raggiungimento degli obiettivi di riduzione del deficit, e quindi provoca ancora più misure di austerità. «Ma se l’Italia crolla economicamente, sarà un affare molto più grande di quello che è stato in Grecia», avverte Snyder. «L’Italia è la nona economia su tutto il pianeta. In realtà era l’ottava, ma ora la Russia l’ha sorpassata. Se l’Italia continuerà ad arrancare, anche India e Canada la sorpasseranno».
Sul blog “The economic collapse”, in un intervento tradotto e ripreso da “Come Don Chisciotte”, Snyder annuncia l’apocalisse in arrivo: «E’ davvero una tragedia, il paese sta cadendo a pezzi». Almeno 11 indicatori-chiave rivelano la gravità della situazione, che da recessione sta precipitando verso una vera e propria depressione economica. Primo, il tasso di disoccupazione: è salito al 12.2%, «la cifra più alta da 35 anni a questa parte». Peggio ancora per i giovani: i ragazzi senza lavoro sono ormai il 38.5%, e nel Sud ormai non lavora più un giovane su due. Per il commercio è la catastrofe: «Una media di 134 punti vendita stanno chiudendo in Italia ogni singolo giorno. Nel complesso, circa 224.000 esercizi al dettaglio hanno chiuso dal 2008», rileva Snyder. Il clima è di paura: «L’economia italiana è in contrazione da sette trimestri consecutivi», e quest’anno il Pil si prevede che si ridurrà di un altro 1,8%. Idem le fabbriche: «La produzione industriale in Italia è diminuita per 15 mesi di fila», retrocedendo ai livelli di 25 anni fa. Negli ultimi anni, è come se l’Italia avesse perso uno stabilimento su quattro: «Nel complesso, la produzione industriale è diminuita di circa un quarto sin dal 2008». Solo a maggio, le vendite di automobili sono calate dell’8% rispetto all’anno scorso.
Pesantissimi, e ormai evidenti, anche i riflessi sociali: «Il numero di persone che sono considerate “gravemente povere” in Italia è raddoppiato negli ultimi due anni», osserva Snyder. L’Italia massacrata da Bruxelles ha costantemente peggiorato il rapporto tra debito e Pil: il debito statale è ora il 130% del prodotto interno lordo. Si calcola che il paese «avrà bisogno di un grande piano di salvataggio dell’Ue entro sei mesi». Il problema? «L’Italia è al verde: a differenza degli Stati Uniti o del Giappone, non può più controllare una banca centrale e fargli stampare una gran quantità di nuovo denaro con cui comprare titoli di Stato», spiega Snyder. «L’Italia è sposata con l’euro, e questo limita fortemente le sue opzioni. Purtroppo il denaro sta finendo rapidamente». Il governo italiano è senza soldi, conferma Wolf Richter: «Non che il governo degli Stati Uniti o quello giapponese stiano meglio, ma hanno le banche centrali che stampano denaro a tavoletta. L’Italia no. Ha la Bce che è gestita da un italiano il quale l’anno scorso ha promesso che stamperà soldi per tenere l’Italia a galla. Ma questa promessa non è la stessa cosa dell’avere una banca centrale propria».
Il 4 luglio – continua Richter, in un recente articolo citato da Snyder – in Italia è venuto alla luce l’ennesimo fiasco per quanto riguarda il bilancio: «Devastata dalla falsa austerità, le spese sono aumentate dell’1.3% nel primo trimestre, mentre le entrate sono rimasti invariate». Quindi il deficit è salito al 7.3% del Pil, rispetto al 6.6% dello scorso anno, portando il debito pubblico al 130% del Pil. «Debito e deficit da capogiro in un’economia in avvizzimento – l’Italia è in recessione sin dal quarto trimestre del 2011 – è una combinazione tossica nell’Eurozona». A pagare, per intero, sono i cittadini: «Molti italiani sono stati completamente devastati da questa depressione economica, e i suicidi sono alle stelle». E’ assolutamente tragico, conclude Snyder. «Ma sapete una cosa? Gli Stati Uniti sono diretti lungo lo stesso percorso dell’Italia». Nei prossimi anni, anche negli Usa «disoccupazione e suicidi saliranno alle stelle», e «quelli che stanno mettendo la testa sotto la sabbia in questo momento saranno colti di sorpresa da quello che sta arrivando».
L’unica soluzione? Mettere mano alle regole, rovesciare il sistema finanziario, porre fine alla tragedia dell’austerità e trovare soluzioni immediate «per uscirne con meno danni possibili»: se l’Eurozona è una trappola mortale, la crisi della crescita in Occidente mette a rischio anche gli americani. Utilissimo quindi l’osservatorio speciale rappresentato dal nostro paese: «L’Italia è un po’ come la Torre di Pisa: tutti sanno che cadrà, alla fine, e quando accadrà sarà una vera catastrofe. Quando il sistema finanziario dell’Italia imploderà – conclude Snyder – questo sarà il segno che la situazione inizierà a deteriorarsi più rapidamente: aspettatevi che i vari pezzi del domino, in seguito, inizino a cadere molto più rapidamente».
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